LED a luce bianca, conversione al fosforo e miscela di colori.

Abbiamo visto nell’articolo Costi ed efficienza dei LED, l’evoluzione dal 2004 al 2020 quale efficienza hanno raggiunto i LED a luce bianca per illuminazione, vediamo ora con quali metodi si ottiene la luce bianca.

I LED sono dispositivi a semiconduttore che emettono luce con uno spettro a banda stretta nell’ultravioletto (UV), visibile (VIS) o infrarosso (IR). Per generare luce bianca per applicazioni di illuminazione generale bisogna mescolare diversi colori in maniera controllata e per farlo si usa uno di questi tre approcci: (a) conversione al fosforo, (b) miscela di colori discreti o (c) un approccio ibrido che combina la conversione al fosforo e la miscela di colori. La figura successiva mostra schematicamente questi tre approcci. 

Tecnologie utilizzate per la produzione di LED bianchi ad alta emissione. Fonte: DOE MYPP 2012

Fig.1. Tecnologie utilizzate per la produzione di LED bianchi ad alta emissione.
Fonte: DOE MYPP 2012

LED a conversione ai fosfori.

Attualmente la maggioranza dei LED utilizza la conversione al fosforo (phosfor-converted LEDs o pcLED). La luce bianca è generata mescolando una parte della luce blu emessa direttamente da un LED con substrato in Nitruro di Gallio (GaN) con la luce convertita al giallo emessa dai fosfori. I fosfori sono situati sulla superficie d’emissione del LED, all’interno dell’incapsulante, o lontano dal LED (fosfori remoti). Molti produttori sono riusciti a ridurre la temperatura di colore (CCT) ed aumentare l’indice di resa cromatica (CRI) mescolando i fosfori ad emissione gialla con fosfori ad emissione rossa. La Figura 2 mostra il confronto tra lo spettro della luce solare al suolo (corpo nero a 5800 K) e la luce di un pcLED a bianco freddo (5000 K) e bianco caldo (2700 K) mentre la Figura 3 mostra gli spettri delle principali lampade.

Fig.2 In rosso lo spettro di un pcLED bianco caldo (2700 K), in blu lo spettro di un pcLED bianco freddo (5000 K) ed in verde lo spettro della luce solare al suolo (ASTM E-490 AM0 Standard Spectra).

Fig.2 In rosso lo spettro di un pcLED bianco caldo (2700 K), in blu lo spettro di un pcLED bianco freddo (5000 K) ed in verde lo spettro della luce solare al suolo (ASTM E-490 AM0 Standard Spectra).

Fig.3 Spettro di varie lampade. Fonte: http://knikerboker.it e http://www.binelliservice.com

Fig.3 Spettro di varie lampade.
Fonte: http://knikerboker.it e http://www.binelliservice.com

Questa tecnologia non ha raggiunto lo sviluppo massimo. Vediamo nella tabella seguente il livello raggiunto e quello raggiungibile per vari aspetti, alcuni intrinseci del LED blu (efficienza elettrica, efficienza quantica interna [IQE], efficienza d’estrazione) ed altri riferiti ai fosfori (efficienza di conversione, efficienza di scattering/assorbimento).

 

Canali di perdita ed efficienza per un pcLED bianco caldo.

Canali di perdita ed efficienza per un pcLED bianco caldo.
Fonte DOE MYPP 2013

Note:
1. Efficienza riferita a 25 °C e 35 A/cm2.
2. L’analisi assume CCT di 3000 K e CRI di 85. Scelte differenti di CCT/CRI portano a risultati molto diversi.

LED a miscela di colori

Questi LED miscelano la luce proveniente da diversi chip a sorgente monocromatica con diverse lunghezze d’onda,rosso, verde, blu, ambra, creando luce bianca. Con questo approccio sono completamente eliminate le perdite d’efficienza dovute alla conversione dei fosfori, ma i LED verdi ed ambra hanno una scarsa qualità di conversione quantica interna.  Per questo motivo l’efficienza di questa tecnica è ancora inferiore a quella ai fosfori ma lascia spazio ad una grande evoluzione, maggiore di quest’ultima nei prossimi anni. Vediamo anche per questa tecnologia l’efficienza raggiunta e raggiungibile per i vari fattori.

Canali di perdita ed efficienza per un color mixed LED bianco caldo. Fonte: DOE MYPP 2013

Canali di perdita ed efficienza per un color mixed LED bianco caldo.
Fonte: DOE MYPP 2013

Note:
1. Efficienza riferita a 25 °C e 35 A/cm2.
2. L’analisi assume CCT di 3000 K e CRI di 85. Scelte differenti di CCT/CRI portano a risultati molto diversi.

LED a metodo ibrido.

Questo approccio è un mix dei due precedenti è gode dei benefici di entrambi. I LED a conversione di fosfori sono utilizzati assieme ai LED ad emissione diretta per ottenere alta efficienza ed incrementare la qualità del colore della luce. Questo approccio può essere utilizzato a livello di moduli LED e lampade o all’nterno di un singolo LED. Sono gia presenti sul mercato alcuni progetti di LED ibridi con ottime prestazioni ma si tratta ancora di una tecnica in fase di sviluppo.

Fonte: DOE MYPP 2012 e 2013