Guida alla scelta delle lampadine LED per la casa

Il costo delle lampadine LED è sceso moltissimo negli ultimi anni ed in alcuni casi ha addirittura raggiunto quello delle vecchie lampade a incandescenza. La tecnologia delle lampade a incandescenza, sviluppata nel 1800 ha un’efficienza che a fatica supera il 10% traducendosi in una resa luminosa spesso inferiore ai 15 lm/W. Per questo motivo la Comunità Europea, con il Regolamento (CE) n. 244/2009 ne ha vietato la produzione assieme alle lampade fluorescenti meno efficienti. La lampadina a LED rappresenta l’alternativa migliore, non solo in termini di efficienza superando gli 80 lm/W, ma oggi anche in termini economici e di varietà. E’ infatti possibile trovare lampadine a LED con tutte le forme ed i tipi di attacco.

Essendo però una tecnologia completamente diversa da quella a incandescenza non è per tutti facile sapersi orientare e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Con questa guida voglio illustrarvi molto brevemente queste differenze tecnologiche e di seguito aiutarvi nella scelta della lampada più adatta a voi.

Fig.1 A sinistra una lampadina a incandescenza, con filamento al tungsteno. A destra una lampadina a LED. Aperta la cupola si vede la scheda LED ed i fili di collegamento con il circuito sottostante.

La tecnologia delle lampade a incandescenza e LED

Le lampade a incandescenza hanno un principio ed una costruzione molto semplice: un filo metallico, solitamente in tungsteno, viene attraversato dalla corrente e comincia ad emettere radiazione. Gran parte della radiazione è nell’infrarosso traducendosi in calore ed un 5-10% nello spettro visibile ovvero luce. Il filamento è racchiuso da un bulbo di vetro  che lo mantiene sotto vuoto. Il vuoto serve per evitare che il pulviscolo presente nell’aria a contatto con il filamento incandescente  si metta a bruciare rovinandolo.

Le lampadine LED hanno una struttura più complessa ma per certi versi meno delicata. Sotto il bulbo della lampadina è presente una scheda con una serie di LED collegati in serie tra loro. I LED vengono alimentati in corrente continua con poche decine di milliampere (mA) e ad una tensione tipica di 3 V per LED. Tra la scheda dei LED e la presa elettrica di casa è necessario un circuito elettrico che riceva in ingresso i 220 V in tensione alternata e mandi in uscita la corrente continua necessaria ai LED. I LED inoltre sono più efficienti se tenuti a temperature non troppo alte, sotto i 100 °C. Per questo motivo le lampadine LED hanno una base bombata e alettata. La bombatura crea lo spazio necessario a contenere l’elettronica e le alette aumentano la superficie di scambio con l’ambiente e mantengono LED ed elettronica più fredde. Grazie allo sviluppo della tecnologia le ultime generazioni di lampadine LED non necessitano più delle alette di alluminio per dissipare il calore dei LED.

Quale lampada LED scegliere?

Come si vede nell’immagine in cima a questo articolo esistono molte forme di lampadine a LED, ognuna disponibile con caratteristiche luminose diverse. Vediamole in dettaglio assieme.

1 Tipo di attacco

Fig.2 Lista con i principali tipi di attacchiper lampada domestica.

La prima cosa da scegliere è la lampada con l’attacco giusto per il vostro portalampada. Il più diffuso in casa per i lampadari e applique è l’attacco E27 per i wattaggi superiori e l’E14 per le lampada più piccole. Per i faretti da incasso e le lampade da bagno si usano spesso attacchi di tipo GU10 o GU5.3. Qui il consiglio è di controllare il tipo di portalampada che avete prima di andare in negozio.

2 Potenza

La seconda cosa da valutare è il flusso luminoso che vi serve. Con le vecchie lampade a incandescenza si associava la quantità di luce emessa, la cui unità di grandezza è il lumen, con la potenza assorbita in watt. Ma il rapporto lumen/watt dipende dall’efficienza della lampada e cambia con la tecnologia utilizzata e la qualità del prodotto. Ad esempio 60 W di una lampada a incandescenza corrispondono a 800 lumen circa. Per avere la stessa luce sono sufficienti 12 W di una lampada a risparmio energetico e 9 W di una lampadina a LED.  I lumen però non sono una unità di misura molto conosciuta ed è ancora difficile valutare la luce emessa in lumen. Quanti lumen emette una lampadina a incandescenza da 100 W? Quanti lumen servono per illuminare come desiderate il vostro soggiorno o il vostor bagno? Difficile dirlo. Per fortuna i produttori di lampade a LED ci aiutano indicando oltre ai lumen emessi dalla lampada anche i watt di una lampada a incandescenza che emette la stessa luce. Mi spiego meglio. Come vedete in figura 3, nella confezione di quella lampadina LED è indicato che emette 820 lumen, che consuma 9 watt ma anche emette la stessa luce di una lampada a incandescenza da 60 W.

Fig.3 Esempio di caratteristiche scritte sulla confezione di una lampadina a LED.

3 Luce calda o fredda?

La luce bianca emessa dai LED può avere varie tonalità di colore, in termini comuni si parla di luce calda o luce fredda. Una luce calda ha tonalità tendenti al rosso, una luce fredda tendenti al blu. In termini tecnici si parla di temperatura di colore (CCT). I LED a luce calda hanno una CCT tra i 2700 ed i 3000 gradi Kelvin (K). I LED a luce neutra sono attorno ai 4000 K ed i LED a luce fredda dai 4500 K fino anche ai 10000 K. Più la luce tende a tonalità fredde e maggiore è l’efficienza dei LED. Per approfondire l’argomento della temperatura di colore vi invito a leggere questo articolo. Il mio consiglio è di utilizzare luce calda per gli ambienti in cui ci si riposa e rilassa, come soggiorno e camera da letto; e di utilizzare una luce più neutra negli ambienti in cui dovete svolgere dei lavori ed è richiesta maggiore attenzione, come la cucina o anche il bagno.

4 Apertura fascio luminoso

L’ultima cosa da considerare è la direzione in cui la lampada emette la luce. Tralasciando quelle lampade con riflettori che emettono un fascio molto stretto, come le lampade da incasso e da bagno, le lampadine LED a bulbo hanno sostanzialmente due tipi di emissione. Le nuove lampade con filamenti a LED emettono quasi a 360°, come le lampada a incandescenza. Le riconoscete perchè hanno un bulbo in plastica trasparente e si vedono diversi filamenti gialli. Le altre lampadine LED a bulbo hanno invece una base molto larga (che contiene l’elettronica) ed una cupola in plastica che emette la luce a 180°, come mostrato in figura 2. Diversi modelli hanno la cupola in plastica bianca satinata in modo da aumentare la diffusione della luce ed arrivano a 220°. Le lampade che emettono a 180° sono più efficienti se montate ad esempio a soffitto con la testa rivolta verso il basso, in questo modo tutta la luce emessa andrà ad illuminare l’ambiente senza sprechi di luce verso il soffitto e la resa luminosa sarà ancora superiore. Sono sconsigliate invece se le dovete montare a soffitto su uno zoccolo orizzontale, in questo caso avrete la stanza illuminata in modo disuniforme, con meno luce dal lato che guarda lo zoccolo del portalampada.

Questa breve guida è finita, spero di esservi stato utile e scrivetemi se qualcosa non vi è chiaro o se avete altre curiosità.