Sicurezza fotobiologica delle lampade: normativa EN 62471

radiazione occhi e pelleLa radiazione luminosa può causare danni alla pelle ed agli occhi, come visto nell’articolo sulla pericolosità dei LED (link all’articolo). Non solo la luce dei LED ma qualsiasi fonte luminosa può causare danni. La normativa italiana ed europea obbliga il produttore ad eseguire dei test dilaboratorio e scrivere sulla lampada la classe di rischio se presente. Esistono inoltre dei limiti di emissione da non superare. Test da eseguire, classi di rischio e limiti di emissione sono definiti nella normativa EN 62471. Il testo unico sulla sicurezza, D.Lgs. 81/2008 riprende questi limiti e li applica ai luoghi di lavoro per la tutela di tutti i lavoratori. I test ed i limiti di emissione non sono di immediata comprensione poichè richiedono conoscenze tecniche specifiche e sono gli addetti ai lavori e laboratotri attrezzati possono analizzare la pericolosità delle lampade. Quello che possiamo fare noi attraverso la conoscenza della norma è capire la pericolosità delle varie classi e se ci sono lampade esenti da questo rischio.

Il danno potenziale della radiazione luminosa varia con la lunghezza d’onda e con la dose ricevuta. La dose è data dalla potenza per il tempo di esposizione. Una radiazione intensa necessita di meno tempo per causare danni di una di minore intensità. Chiariamo il concetto con un esempio: è possibile essere scottati dal sole se esponiamo la pelle un’ora il 15 agosto a mezzogiorno mentre sarà necessaria l’esposizione di 8 ore in una giornata di maggio.

La EN 62471 definisce dei limiti assoluti di esposizione per la superficie della cute e della cornea:

t = tempo di esposizione

Tipo di Rischio Lunghezza d’onda [nm] Durata dell’esposizione t [sec]
Limiti espositivi [W/m²]
UV attinico cute e occhi 200 – 400 < 30000 (8 ore circa) 30 / t
UV-A occhio 315 – 400 < 1000 (16 minuti circa)
>1000
10000 / t
10
Luce blu sorgente piccola 300 – 700 < 100
> 100
100 / t
1
IR occhio  730 – 3000 < 1000
> 1000
18000 / t0.75
100
Termico cutaneo  380 – 3000 < 10  20000 / t0.75

e per la superficie della retina:

α = angolo del campo visivo

Tipo di Rischio Lunghezza d’onda [nm] Durata dell’esposizione [sec]
Limiti espositivi [W/m²]
Luce blu 300 – 700 < 30000 30 / t
Termico retinico 380 – 1400 < 0.25
0.25 – 10
50000 / α*t0.25
50000 / α*t0.25
Termico retinico(stimolo visivo debole) 780 – 1400 > 10 6000 / α

La EN 62471 definisce delle classi di rischio:

Gruppo di rischio: Esente 1 (Rischio basso)
2 (Rischio medio)
3 (Rischio elevato)
Rischio UV attinico Assente entro 8 ore di esposizione Assente entro 2,8 ore circa di esposizione Assente entro 16 minuti circa di esposizione Qualsiasi rischio superiore al gruppo 2 appartiene al gruppo 3
Rischio UV-A Assente entro 16 minuti circa di esposizione Assente entro 5 minuti di esposizione Assente entro 100 secondi di esposizione
Rischio retinico da luce blu Assente entro 2,8 ore circa di esposizione Assente entro 100 secondi di esposizione Assente entro 0,25 secondi di esposizione
Rischio IR retinico Assente entro 10 secondi di esposizione Assente entro 10 secondi di esposizione Assente entro 0,25 secondi di esposizione
Rischio IR cornea Assente entro 16 minuti circe di esposizione Assente entro 100 secondi di esposizione Assente entro 10 secondi di esposizione

Le misure di radianza e irradianza sono effettuate alla distanza alla quale si produce un illuminamento di 500 lux ed a non meno di 200 mm per i dispositivi di illuminzione generale ed a 200 mm per tutti gli altri.

Infine la EN 62471 definisce i limiti di emissione per i vari gruppi:

 Rischio Gruppo esente Gruppo di rischio 1 Gruppo di rischio 2
UV attinico cute e occhi [W/m²]  0,001  0,003  0,03
UV-A occhio [W/m²]  10  33  100
Luce blu sorgente piccola [W/m²]  1  1  400
IR occhio [W/m²]  100  570  3200

Le lampade appartenenti al gruppo di rischio 3 non possono essere usate per l’illuminazione generale.

In base allo spettro di emissione caratteristico dei vari tipi di lampada solo alcune possono risultare pericolose ai fini di questa norma. Vediamo quali:

Tipo di Lampada Pericolo legato all’IR Pericolo legato al blu
Alogene per applicazioni speciali SI SI
A scarica tipo MH chiaro (ioduri) NO SI
LED NO SI

In questi casi le lampade devono riportare sulla confezione il gruppo di rischio.

Relativamente al rischio da luce blu, considerando i valori sopra citati, è possibile definire un valore di illuminamento (al livello degli occhi) in funzione della temperatura di colore (CCT) della lampada, al di sotto del quale il rischio è uguale o inferiore al gruppo 1:

CCT Illuminamento [LUX]
< 2350  4000
2350 < CCT < 2850  1850
2850 < CCT < 3250  1450
3250 < CCT < 3750  1100
3750 < CCT < 4500  850
4500 < CCT < 5750  650
5750 < CCT < 8000  500

Una temperatura di colore (CCT) più alta significa una luce con maggiore potenza nella lunghezza d’onda del blu. Per maggiori informazioni sulla CCT vi rimando a questo articolo.

Per un approfondimento su come si determina il Gruppo di Rischio di una lampada vi rimando a questo articolo.